Pietre Metalli e Terre

 
Aprile 2002
   Napoli, Carceri del Castel dell'Ovo

  
                

             


 


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       Raffaele Tecce
       Enrico Inferrera
       Antonella Inferrera
Raffaele Tecce
Assessore Artigianato
Comune di Napoli

Parlare della dodicesima edizione della Mostra di Arte ed Artigianato Artistico, “Pietre. Metalli e Terre”,  rappresenta per me, un momento di grossa emozione. Fin dalla sua prima edizione, infatti, sono sempre stato convinto che puntare sull’artigianato artistico voleva significare impegnarsi a far sì che questo settore si identificas­se come elemento distintivo della città di Napoli e della sua tradizio­ne in Italia e all’Estero.
    La Mostra “Pietre, Metalli e Terre” è, pertanto, un pezzo fonda­mentale della strategia generale di valorizzazione dell’artigianato da parte dell’Amministrazione Comunale, che persegue da anni l’obiet­tivo di rilanciare gli itinerari turistico-produttivi.
    Quest’anno, poi, ritengo quanto mai appropriata la scelta degli organizzatori di individuare, quale sede dell’evento, il suggestivo sce­nario delle “Carceri” di 
Castel dell’Ovo: luogo simbolo di un passato storico cittadino messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale. La mostra intende valorizzare le opere realizzate da arti­giani, artisti e designers tra i più rappresentativi del patrimonio cult­urale partenopeo.
     È nostra convinzione che una qualificata politica di sviluppo dell’artigianato, correlata alle potenzialità turistiche, è uno dei principali fattori di crescita economica della nostra città, conferendo nuovo valore alle imprese e al prodotto artigiano. Tutto ciò non lo affermia­mo solo adesso ma, anzi, le tante edizioni delle Mostre di Artigianato Artistico, in Piazza del Plebiscito, e quelle realizzate in altri prestigio­si “siti” del centro storico di Napoli (ex asilo Filangieri e Chiesa di San Severo al Pendino) sono, infatti, la testimonianza di un percorso portato avanti con determinazione e continuità.
     “Pietre, Metalli e Terre” persegue, pertanto, l’obiettivo di essere una preziosa occasione di confronto e di studio, di evoluzione degli stili e di innovazioni tecniche, che confermano il sodalizio tra artigiani & designers e lo scambio di idee, quali elementi fondamentali di crescita  ed arricchimento culturale, sociale e produttivo professionale della città di Napoli

 

                                                                                                                      Raffaele Tecce
                                                                         Assessore Artigianato – Comune di Napoli


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Enrico Inferrera
Presidente
Confartigianato Napoli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

    Ho sempre pensato che l’Artigianato per Napoli potesse essere la “grande occasione”, l’elemento di sintesi, il collante attraverso il quale potevano trovare soluzioni una serie di problemi mai risolti.   Ho sempre pensato alla possibilità di sviluppare un’economia fondata sulle idee e sulla capacità di realizzarle, vista la poca disponibilità di capitali, ed alla fortuna di vivere in luoghi splendidi come quelli della nostra Città.
     Ecco perché ho ritenuto giusta l’intuizione di realizzare la dodi­cesima edizione della mostra di arte ed artigianato,  “Pietre, Metalli e Terre”,  nel suggestivo scenario di
Castel dell’Ovo.  
La mostra è il risultato di un percorso lungo, che ha permesso di rafforzare il settore, molti giovani, infatti, hanno creato nuove imprese e, in maniera crescente, e nato un nuovo interesse intorno all’artigianato artistico, che ha determinato produzioni di maggior livello ed una imprenditorialità più cosciente.   La Confartigianato di NapoIi, poi, ha svolto un ruolo - credo -fondamentale nel percorso di rilancio e di valorizzazione dell’artigianato artistico. Sono stati, infatti, organizzati in questi anni diversi momenti espositivi che hanno tenuto sempre vivo l’interesse sia del pubblico che delle imprese. Questa edizione della mostra di arte ed artigianato, quest’ulteriore sperimentazione di integrazione tra artisti ed artigiani, è la conferma del percorso teso a valorizzare la nostra cultura, la nostra tradizione, la nostra imprenditoria.
    Proprio per questo - credo - sia utile mettere in luce gli aspetti positivi già evidenti nel progetto del Consorzio “Artigianapoli”, un progetto ambizioso che punta sulla “risorsa artigianato” con obiet­tivi non solo economici ma anche culturali.

 Enrico Inferrera
 Presidente Confartigianato Napoli

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Antonella Inferrera
Direttore Artistico Artigianapoli

   Ho sempre ritenuto che la bottega artigiana sia la vetrina della sto­ria dell’uomo, perché attraverso i prodotti dei maestri artigiani si può ricostruire la vita, il costume, il pensiero di un popolo.
    Per questo motivo ho sempre considerato privo di senso il voler tracciare un confine tra arte e artigianato: quale dei nostri monumenti storici avrebbe senso senza 1’artigiano del marmo, del legno, del ferro della maiolica o della pietra.   Quale fontana. quale vicolo, quale arco, quale casa o chiesa avremmo potuto apprezzare senza il lavoro dei maestri artigiani.
    Con questa convinzione. negli ultimi anni a Napoli, ho ritenuto indispensabile proporre la realizzazione di eventi espositivi in luoghi simbolo dell’arte e della cultura partenopea. Prima l’ex “Asilo Filangieri”, nell’insula monumentale di San Gregorio Armeno, poi la Chiesa di San Severo al Pendino. in via Duomo, oggi “le Carceri” di Castel dell’Ovo.
    Certo la capacita della civiltà industriale di produrre  in serie pezzi ed oggetti ha per lungo periodo segnato, in negativo, le sorti delle botteghe artigiane, che pure sono risorte numerose nel Centro storico di Napoli, perché rappresentano la insopprimibile necessità umana di creare con le proprie mani, di trasformare materiali, di trasferire un’idea in un oggetto utile o no che esso sia.
    Anche per questi motivi ho condiviso la scelta avviata dal consorzio “Artigianapoli” di proporre sperimentazioni di convergenza, di confronto e di studio tra artisti, designers ed artigiani. Da qui le iniziative “Arte ed Artigianato per i Monumenti ed  “Angeli”, realizza­te nel 2001 e quest’ultima. “Pietre. Metalli e Terre.
   Si è trattato, concludendo, di eventi significativi che, personalmente, mi hanno appassionato ed arricchito, in quanto l’artigianato e l’arte contemporanea possono essere considerate non solo una preziosa risorsa del tessuto economico locale, ma, per le loro caratteristiche storico culturali, sono molto di più, in quanto raccontano la storia della nostra città.

Antonella Inferrera
Direttore Artistico Artigianapoli



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