Espressioni delle terre

 
Dicembre 200
   Napoli, Chiesa di San Severo al Pendino
 
                

             


 
 vai alle opere Amato Lamberti
Gabriele Albonetti, Germano Savorani
Raffele Tecce
Claudio Casadio
Raffaele Calace
Luca Pinto
Amato Lamberti
Presidente della Provincia
di Napoli

   È davvero suggestivo cogliere il nesso tra la storia di un luogo e le sue "terre-cotte", le sue ceramiche, sapiente frutto di preziose quanto segrete alchimìe.
L’opportunità ci è data dalla mostra "espressioni delle terre" che fa incontrare le tradizioni e le produzioni di Napoli e Faenza esaltandone le peculiarità eppure affermando il comune bisogno di difenderne qualità e prestigio.
Napoli e Faenza, due luoghi ovvero due terre differenti, ciascuna con i! proprio
arcanum che ha
garantito nel tempo l’unicità e la difficile riproducibilità di ceramiche, espressione di abili mani guidate da un gusto che eredita la sapienza decorativa orientale e la mescola alle più antiche forme di artigianato locale. Un viaggio dunque quello che si intraprende nel visitare questa mostra che consente di guardare Napoli e Faenza attraverso i colori e le forme di oggetti che hanno accompagnato e accompagnano molte occasioni di vita quotidiana fino a conquistare l’esclusivo spazio del collezionismo.
    Sguardi esperti e soprattutto sguardi di chi vuoi catturare tutti i segreti del mestiere, quelli dei visitatori delle "espressioni delle terre’, eredi di lontane passioni alle quali ci sentiamo irresistibilmente legati forse anche per un continuo rimando di sensi che va dalla terra e le sue stratificazioni alle terre impastate, cotte e decorate di real fabbriche come di odierne e preziose manifatture.

                                                                                                                      Amato Lamberti
                                                              
Presidente
Provincia di Napoli


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Gabriele Albonetti
Presidente della Provincia
di Ravenna

Germano Savorani
Assessore alle Attività Produttive e Fprmazione Professionale della Provincia di Ravenna

     “Espressioni delle Terre”, il titolo che le vostre associazioni: Cna e Confartigianato di Napoli e Faenza, hanno voluto dare alla mostra che si terrà a Napoli dall’8 al 28 dicembre, è affascinante e significativo di un incontro di traduzioni, di storia, di saper fare che caratterizza la tra­dizione dell’artigianato artistico e della ceramica in particolare.
     E sempre molto bello vedere modellare l’argilla: un materiale in sé poverissimo, fino a trasformarla in vere e proprie opere d’arte; nella provincia di Ravenna la tradizione ceramica di Faenza ha avuto ed ha tuttora un ruolo rilevante, fino a determinare una vera e propria denominazione di qualità di origine, unanimemente riconosciuta quanto si parla di “Faience”, intendendo in questo una ceramica di elevata qualità artistica, ma è altret­tanto nota, apprezzata e riconosciuta la tradizione ceramica napoletana che con le ceramiche di Capodimonte è famosa in Europa e nel mondo.
       Abbiamo quindi condiviso con vero interesse la richiesta di patrocinare la manifestazione che Cna e Confartigianato ci hanno proposto, si tratta di valorizzare capacità, tradizioni, saperi, che vanno promossi e diffusi; obiettivi sui quali è impegnata la Provincia di Ravenna in accordo e collaborazione con imprese e istituzioni locali.
     L’occasione di questa mostra e una bellissima opportunità che muove nella giusta direzione:
vogliamo sperare si tratti di un primo momento ai quali possano seguire altri incontri, altre iniziative di valorizzazione dell’artigianato artistico di cui è ricca la tradizione delle nostre due province, pur così diverse e distanti anche sul piano demografico, ma questo ci auguriamo non debba costituire ostacolo ed essere anzi di stimolo all’incontro ed alla valorizzazione delle “Espressioni delle terre” che a Ravenna come a Napoli si ritrovano nella tradizione ceramica e nel saper fare degli artigiani.

                 Gabriele Albonetti
                                                              
Presidente
Provincia di Ravenna

Germano Savorani
Assessore Attività Produttive
e Formazione Professionale
della Provincia di Ravenna


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Raffaele Tecce
Assessore alla Normalità del
Comune di Napol

  

La Mostra “Espressioni delle Terre” organizzata dai Consorzio Artigianapoli e dall’Assessorato alla Normalità del Comune di Napoli presso la Chiesa di San Severo al Pendino rappresenta una novità ed una conferma rispetto al percorso di valorizzazione dell'artigianato artistico che l’Amministrazione comunale di Napoli ha intrapreso fin dal 1994.
Una novità perché il Comune di Napoli, con questa mostra, vuole valorizzare il meglio delle produzioni di artigianato artistico nel settore della ceramica per rinnovare un’antica tradizione che ha avuto nella “Real Fabbrica di Porcellana di Capodimonte” il suo momento più prestigioso e rispetto alla cui tradizione la creazione di un “marchio di qualità” della ceramica di Capodimonte -ormai in via di approvazione secondo i dettami della legge 188/90- rappresenta l’occasione per rinnovare forme e tipologie della tradizionale lavorazione artigianale della ceramica e della porcellana, garantendone qualità ed originalità e permettendo quindi a questo settore sviluppo e crescita economica.
Questa mostra rappresenta, inoltre, una conferma di una strategia che l’assessorato all’artigianato ha perseguito in questi anni col concorso attivo delle associazioni artigiane di categoria: l’artigianato artistico è nella città di Napoli una ricchezza fondamentale per un nuovo sviluppo economico e occupazionale, al pari dei servizi culturali ed archeologici, in quanto la città turistica potrà consolidarsi solo con la crescita di imprese che in questi settori si sviluppino creando nuova occupazione. Dalle mostre di artigianato artistico sotto il Porticato di Piazza Plebiscito organizzate sin dal ‘94, alle rassegne presso il refettorio dell’ex Asilo Filangieri, alle tante iniziative di valorizzazione dell’artigianato artistico c’è un filo rosso di continuità con l’attuale mostra della ceramica “Espressioni delle Terre”; l’impresa artigiana del settore artistico e tradizionale deve continuare a crescere come già si è sviluppata in questi anni perché la nostra scelta strategica è quella di legare la qualità del prodotto artigiano alla qualificazione di un impresa moderna che attraverso il riconoscimento del marchio della ceramica potrà coniugare tradizione e innovazione.
Con il riconoscimento del “Marchio” l’antica arte nata con la “fabbrica reale di Capodimonte” si dovrà rinnovare adattandosi al mutare dei tempi e delle tecniche, ma salvando sempre il principio di “sfornare” un prodotto artistico legato ai canoni estetici delle tradizioni locali. Nel “disciplinare” già approvato dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania sono state, infatti, definite :
-   le tecniche di produzione;
-   le forme ed i decori tutelati, contenuti in un Thesaurus ampio e dettagliato, che   va bene al di là degli stereotipi in commercio;
-   il logo del nuovo marchio che è una sintesi del giglio e della coronata delle manifatture storiche;
-   le norme di commercializzazione dei manufatti.
Infine siamo certi, come Assessorato alla Normalità del Comune di Napoli, che nella mostra “Espressioni delle Terre” le qualità delle attuali produzioni artigianali della ceramica napoletana esalteranno la maestria degli imprenditori, selezionati, a partecipare attraverso un bando pubbli co, e daranno loro fiducia per andare avanti per rilanciare nel mondo la ceramica e la porcellana napoletana di Capodimonte.

Raffaele Tecce
Assessore alla Normalità
del Comune di Napoli

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Claudio Casadio
Sindaco di Faenza

    L’espressione delle arti, nel caso specifico dell’arte ceramica, è certamente una manifestazione della creatività del singolo artista, ma, ancora di più, lo è di un popolo e di una terra. Appare dunque decisamente azzeccato il titolo "Espressioni delle terre", dato alla mostra di ceramiche artistiche e di qualità promossa ed organizzata dalle Associazioni Cna e Confartigianato di Napoli e dal Consorzio Artigianapoli, nell'ambito della omonima iniziativa espositiva allestita presso la Chiesa  di San Severo al Pendino dall’8 al 28 dicembre 2000. Ringrazio tali Associazioni e, insieme a loro, le Organizzazioni "cugine" di Faenza per la collaborazione prestata, e le Amministrazioni Provinciali di Napoli e Ravenna e Comunale di Napoli per il loro concreto sostegno, a cui peraltro si è aggiunto anche un contributo del Comune di Faenza.
     La ceramica, come noto, è un’arte nata dalla terra, che si è sviluppata e diffusa in terre e luoghi diversi, ma che, nello stesso tempo, ha saputo e sa favorirne l’incontro fra loro, come è avvenuto fra una grande città capoluogo e d’arte quale è appunto Napoli e una piccola città d’arte e punto di riferimento internazionale della ceramica, quale è invece Faenza.
     Questo rapporto assume allora una valore simbolico, perché dentro le terre, ci sono le persone che promuovono scambi, iniziative e —in una parola — cultura. Le "Espressioni delle terre", allora, sono espressioni delle culture, che, in quanto tali, muovono e generano idee, progetti, opere. A tale proposito, mi fa molto piacere aver appreso che questa mostra ed il catalogo che la documenterà sono scaturiti dall’interesse suscitato anche negli ambienti artistici e culturali napoletani delle mostre "Le ceramiche Cacciapuoti da Napoli a Milano - 1870-1 953" e "Delle gentili donne di Faenza", allestite a Faenza nel settembre-ottobre scorso. E un segno positivo dell’apertura culturale delle nostre città d’arte, che peraltro aveva registrato un interessante precedente alla fine del ‘99, quando un gruppo di giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli aveva allestito a Faenza una mostra di pittura, evidenziando il bisogno di comunicare delle giovani generazioni.
     Concludendo, credo che le opere esposte, realizzate dai maestri artigiani di ben 18 botteghe ceramiche faentine, costituiranno un arricchimento culturale, personale e sociale per tutti i visitatori, valorizzando non solo la tradizione artistica faentina e il confronto fra essa e quella della scuola napoletana, ma anche i suoi aspetti innovativi per ampliare i proficui scambi artistici e commerciali in essere.          

Claudio Casadio
Sindaco di Faenza

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Raffaele Calace
Presidente 
Consorzio Artigianapoli

     Il consorzio Artigianapoli è nato su iniziativa delle Confederazioni Artigiane Cna e Confartigianato in collaborazione col Comune di Napoli, con l’intento di creare le basi della Cittadella dell’Artigianato Artistico.
     "Artefici" venivano chiamati, in passato, coloro che si dedicavano alla creazione di manufatti di pregio, e che riuniti in Corporazioni rappresentavano le così dette "Arti della città", ed artefici sono i venti artigiani, soci fondatori del consorzio.
     Nei locali di via Nilo è possibile ammirare la mostra permanente di produzioni altamente qualificate di artigianato presepiale, liuteria, arte della ceramica, legatoria, lavorazione marmi pregiati, ebanisteria, cesello e tanti altri.
     Obiettivi del consorzio Artigianapoli, sono la riapertura di una struttura di rilevantissimo valore storico, culturale ed architettonico, quale l’ex Asilo Filangieri; la riproposizione del complesso monumentale a cittadella dell’Artigianato d’Arte e di
Tradizione come assunzione della centralità del ruolo dell’artigianato nel recupero culturale, sociale ed economico del Centro Antico di Napoli.
     Una volta avviata la "Cittadella dell’Artigianato", fornirà i seguenti servizi: formazione, didattica, assistenza all’avvio di nuove botteghe artigiane ed artistiche, scambio culturale, consultazione testi, esposizione dei prodotti, lavorazioni dimostrative, mostre, convegni, servizio interpreti e guide, documentazione e catalogazione degli artigiani e dei prodotti, banca dati. cablaggio, rete informatica locale, nazionale ed internazionale, certificazione di qualità, assistenza alla vendita, servizi cassa ed assistenza fiscale centralizzati, assistenza finanziaria, pubblicizzazione dei prodotti, commercializzazione e sviluppo nazionale ed internazionale della rete di vendita, servizio stampa e rapporti con i Massmedia.
     La mostra "Espressioni delle Terre" rappresenta per l’artigianato partenopeo della ceramica un alto momento di confronto con una realtà come quella faentina, ma soprattutto è un’ulteriore conferma della lunga e consolidata tradizione locale.

Raffaele Calace
Presidente Consorzio Artigianapoli

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Luca Pinto
Presidente Associazione
Amici della Real fabbrica di
Capodimonte

     L’Associazione degli "Amici della Real Fabbrica di Capodimonte" è nata da pochi anni con l’intento preciso di contribuire al dibattito culturale della nostra città e della regione sulle problematiche della ceramica e della porcellana. Il suo obiettivo è stato l’attuazione della legge di tutela della ceramica artistica e tradizionale in Campania, in primo luogo per Capodimonte. La produzione ceramica napoletana vanta antiche e gloriose tradizioni. È pressoché superfluo ricordare che la ceramica di Capodimonte è conosciuta in tutto il mondo. Essa, però, oggi non è all’altezza della tradizione e le aziende produttrici più qualificate sono assediate dalla concorrenza di quelle che abusivamente utilizzano l’etichetta ed il marchio della N coronata e che, spesso, immettono sul mercato prodotti d’infima qualità, sia stilistica sia tecnologica. 
     Le cause di questa situazione sono essenzialmente due: l’incapacità delle imprese di fare sistema e la frammentarietà delle azioni di promozione dello sviluppo degli Enti locali e della Regione Campania in primo luogo. È noto a tutti che il settore ceramico regionale è frammentato in miriade d’aziende sottocapitalizzate, tecnologicamente arretrate, con una cultura d’impresa pressoché primitiva ed ancorate a tipologie produttive stereotipate. Per avviare a soluzione questi problemi occorre che gli organi di governo e le istituzioni culturali di cui Napoli è ricca concorrano coralmente all’elaborazione di nuove strategie e nuovi strumenti.
Le Soprintendenze, l’istituto "G. Caselli" e gli Istituti d’Arte, le Associazioni di categoria e soprattutto il Comune di Napoli e la Regione Campania devono fare
ciascuno la loro parte in un rapporto continuo e programmatico, con obiettivi precisi e verificabili. Ciò, a breve sarà reso concretamente possibile dall’attuazione della legge 188/90 in Campania, con la costituzione del Comitato di disciplinare per la "Zona di Capodimonte". Il Comitato di disciplinare sarà la sede naturale del confronto e dell’elaborazione di concrete azioni di sviluppo. Le imprese che vorranno utilizzare il nuovo marchio avranno, finalmente, un efficace strumento di tutela e di riqualificazione della loro produzione e una sede in cui far sentire la loro voce. L’Associazione "Amici della Real Fabbrica" farà sicuramente la sua parte con la programmazione di iniziative che contribuiscano alla ricerca delle soluzioni più idonee alla riqualificazione del settore.

Luca Pinto
Presidente Associazione
Amici della Real Fabbrica di
Capodimonte

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